domenica 11 settembre 2011

Paul Simon a Ground Zero




Ha suonato The Sound of silence, che aveva scritto dopo l'attentato a John Fitzgerald Kennedy


Durante la cerimonia commemorativa di oggi a Ground Zero, a New York, Paul Simon ha cantato la canzone The Sound of Silence. Paul Simon ha iniziato a scrivere la canzone, che originariamente si chiamava The Sounds of Silence, dopo l’uccisione del presidente statunitense John Fitzgerald Kennedy, nel novembre del 1963. Nel 1964 Simon & Garfunkel ne registrarono una versione acustica per il loro primo album Wednesday Morning, 3 A.M. e nel settembre del 1965 la canzone è stata pubblicata come singolo, con l’aggiunta della batteria, del basso e della chitarra elettrica. The Sound of Silence deve parte della sua popolarità anche alla sua presenza nella colonna sonora del film Il laureato, nel 1967.

mercoledì 7 settembre 2011

QUALCUNO COME TE




Testo
Traduzione:
SOMEONE LIKE YOU                                     QUALCUNO COME TE
I heard
That you’re settled down
That you
Found a girl
And you’re
Married now
I heard
That your dreams came true
I guess she gave you things
I didn’t give to you

Old friend, why are you so shy?
It ain’t like you to hold back or hide from the lie.
I hate to turn up out of the blue uninvited,
But I couldn’t stay away, I couldn’t fight it,
I had hoped you’d see my face,
And that you’d be reminded that for me it isn’t over,
Never mind, I’ll find someone like you,
I wish nothing but the best for you, too,
Don’t forget me, I beg,
I remember you said,
“Sometimes it lasts in love,
But sometimes it hurts instead,”
Sometimes it lasts in love,
But sometimes it hurts instead, yeah,
You know how the time flies,
Only yesterday was the time of our lives,
We were born and raised in a summer haze,
Bound by the surprise of our glory days,
I hate to turn up out of the blue uninvited,
But I couldn’t stay away, I couldn’t fight it,
I had hoped you’d see my face,
And that you’d be reminded that for me it isn’t over,
Never mind, I’ll find someone like you,
I wish nothing but the best for you, too,
Don’t forget me, I beg,
I remember you said,
“Sometimes it lasts in love,
But sometimes it hurts instead,”
Nothing compares,
No worries or cares,
Regrets and mistakes, they’re memories made,
Who would have known how bittersweet this would taste?
Nevermind, I’ll find someone like you,
I wish nothing but the best for you,
Don’t forget me, I beg,
I remember you said,
“Sometimes it lasts in love,
But sometimes it hurts instead,”
Nevermind, I’ll find someone like you,
I wish nothing but the best for you, too,
Don’t forget me, I beg,
I remember you said,
“Sometimes it lasts in love,
But sometimes it hurts instead,”
Sometimes it lasts in love,
But sometimes it hurts instead.
Ho sentito
Che ti sei sistemato
Che hai
Trovato una ragazza
E che
Sei sposato ora
Ho sentito
Che i tuoi sogni si sono realizzati
Credo che lei ti abbia dato qualcosa
Che io non ti avevo dato

Vecchio amico, perché sei così timido?
Non è da te trattenerti o nasconderti 
dietro una menzogna.
Odio spuntar fuori improvvisamente 
senza essere invitata,
Ma non potevo stare lontano, non
 riuscivo a farne  a meno
Speravo che tu avresti visto il mio viso
E che ti saresti ricordato che per me 
non è finita
http://testitradotti.wikitesti.co
Non importa, troverò qualcuno come te,
Non desidero altro che il meglio anche per te
Non dimenticarmi, ti supplico,
Ricordo che dicevi
“A volte l’amore dura
Ma a volte invece ferisce”,
A volte l’amore dura
Ma a volte invece ferisce, si
Sai, il tempo vola
Solo ieri vivevamo le nostre vite 
insieme,
Eravamo nati e cresciuto nella 
foschia estiva,
Uniti dalla sorpresa dei nostri 
giorni di gloria,
Odio spuntar fuori improvvisamente 
senza essere invitata,
Ma non potevo stare lontano, non
 riuscivo a farne  a meno
Speravo che tu avresti visto 
il mio viso
E che ti saresti ricordato che 
per me non è finita
Non importa, troverò qualcuno 
come te,
Non desidero altro che il meglio
 anche per te
Non dimenticarmi, ti supplico,
Ricordo che dicevi
“A volte l’amore dura
Ma a volte invece ferisce”,
A volte l’amore dura
Ma a volte invece ferisce, si
Niente è paragonabile,
Niente preoccupazioni
Niente rimpianti ed errori, 
ormai sono solo ricordi
Chi poteva sapere quale r
etrogusto amaro avrebbe avuto?
Non importa, troverò qualcuno
 come te,
Non desidero altro che il 
meglio anche per te
Non dimenticarmi, ti supplico,
Ricordo che dicevi
“A volte l’amore dura
Ma a volte invece ferisce”,
A volte l’amore dura
Ma a volte invece ferisce, si”
Non importa, troverò 
qualcuno come te,
Non desidero altro che
 il meglio anche per te
Non dimenticarmi, ti supplico,
Ricordo che dicevi
“A volte l’amore dura
Ma a volte invece ferisce”,
A volte l’amore dura
Ma a volte invece ferisce, si

mercoledì 6 luglio 2011

lunedì 27 giugno 2011

Discorso di Steve Jobs ai neo-laureati di Stanford



Il 12 giugno 2005, una giornata speciale per i laureandi di Stanford, una delle più famose università al mondo con sede nel cuore della Silicony Valley, è stata anche la giornata speciale di Steve Jobs, invitato a tenere il commencement address, il discorso augurale per i neo-laureati.

So' che è una cosa conosciuta da molti ed ormai passata, ma resta sempre attuale ed interessante.
Ecco il testo integrale del discorso (in italiano):

Sono onorato di essere qui con voi oggi alle vostre lauree in una delle migliori università del mondo. Io non mi sono mai laureato. Anzi, per dire la verità, questa è la cosa più vicina a una laurea che mi sia mai capitata. Oggi voglio raccontarvi tre storie della mia vita. Tutto qui, niente di eccezionale: solo tre storie.

La prima storia è sull'unire i puntini.

Ho lasciato il Reed College dopo il primo semestre, ma poi ho continuato a frequentare in maniera ufficiosa per altri 18 mesi circa prima di lasciare veramente. Allora, perché ho mollato?

E' cominciato tutto prima che nascessi. Mia madre biologica era una giovane studentessa di college non sposata, e decise di lasciarmi in adozione. Riteneva con determinazione che avrei dovuto essere adottato da laureati, e fece in modo che tutto fosse organizzato per farmi adottare fin dalla nascita da un avvocato e sua moglie. Però quando arrivai io loro decisero all'ultimo minuto che avrebbero voluto adottare una bambina. Così quelli che poi sono diventati i miei genitori adottivi e che erano in lista d'attesa, ricevettero una chiamata nel bel mezzo della notte che gli diceva: "C'è un bambino, un maschietto, non previsto. Lo volete voi?" Loro risposero: "Certamente". Più tardi mia madre biologica scoprì che mia madre non si era mai laureata al college e che mio padre non aveva neanche finito il liceo. Rifiutò di firmare le ultime carte per l'adozione. Poi accetto di farlo, mesi dopo, solo quando i miei genitori adottivi promisero formalmente che un giorno io sarei andato al college.

Diciassette anni dopo andai al college. Ma ingenuamente ne scelsi uno altrettanto costoso di Stanford, e tutti i risparmi dei miei genitori finirono per pagarmi l'ammissione e i corsi. Dopo sei mesi, non riuscivo a vederci nessuna vera opportunità. Non avevo idea di quello che avrei voluto fare della mia vita e non vedevo come il college potesse aiutarmi a capirlo. Eppure ero là, che spendevo tutti quei soldi che i miei genitori avevano messo da parte lavorando per tutta la loro vita. Così decisi di mollare e avere fiducia che tutto sarebbe andato bene lo stesso. Era molto difficile all'epoca, ma guardandomi indietro ritengo che sia stata una delle migliori decisioni che abbia mai preso. Nell'attimo che mollai il college, potei anche smettere di seguire i corsi che non mi interessavano e cominciai invece a capitare nelle classi che trovavo più interessanti.

Non è stato tutto rose e fiori, però. Non avevo più una camera nel dormitorio, ed ero costretto a dormire sul pavimento delle camere dei miei amici. Guadagnavo soldi riportando al venditore le bottiglie di Coca cola vuote per avere i cinque centesimi di deposito e poter comprare da mangiare. Una volta la settimana, alla domenica sera, camminavo per sette miglia attraverso la città per avere finalmente un buon pasto al tempio Hare Krishna: l'unico della settimana. Ma tutto quel che ho trovato seguendo la mia curiosità e la mia intuizione è risultato essere senza prezzo, dopo. Vi faccio subito un esempio.

Il Reed College all'epoca offriva probabilmente la miglior formazione del Paese relativamente alla calligrafia. Attraverso tutto il campus ogni poster, ogni etichetta, ogni cartello era scritto a mano con calligrafie meravigliose. Dato che avevo mollato i corsi ufficiali, decisi che avrei seguito la classe di calligrafia per imparare a scrivere così. Fu lì che imparai dei caratteri serif e san serif, della differenza tra gli spazi che dividono le differenti combinazioni di lettere, di che cosa rende grande una stampa tipografica del testo. Fu meraviglioso, in un modo che la scienza non è in grado di offrire, perché era artistico, bello, storico e io ne fui assolutamente affascinato.

Nessuna di queste cose però aveva alcuna speranza di trovare una applicazione pratica nella mia vita. Ma poi, dieci anni dopo, quando ci trovammo a progettare il primo Macintosh, mi tornò tutto utile. E lo utilizzammo tutto per il Mac. E' stato il primo computer dotato di una meravigliosa capacità tipografica. Se non avessi mai lasciato il college e non avessi poi partecipato a quel singolo corso, il Mac non avrebbe probabilmente mai avuto la possibilità di gestire caratteri differenti o font spaziati in maniera proporzionale. E dato che Windows ha copiato il Mac, è probabile che non ci sarebbe stato nessun personal computer con quelle capacità. Se non avessi mollato il college, non sarei mai riuscito a frequentare quel corso di calligrafia e i persona computer potrebbero non avere quelle stupende capacità di tipografia che invece hanno. Certamente all'epoca in cui ero al college era impossibile unire i puntini guardando il futuro. Ma è diventato molto, molto chiaro dieci anni dopo, quando ho potuto guardare all'indietro.

Di nuovo, non è possibile unire i puntini guardando avanti; potete solo unirli guardandovi all'indietro. Così, dovete aver fiducia che in qualche modo, nel futuro, i puntini si potranno unire. Dovete credere in qualcosa - il vostro ombelico, il destino, la vita, il karma, qualsiasi cosa. Questo tipo di approccio non mi ha mai lasciato a piedi e invece ha sempre fatto la differenza nella mia vita.

La mia seconda storia è a proposito dell'amore e della perdita

Sono stato fortunato: ho trovato molto presto che cosa amo fare nella mia vita. Woz e io abbiamo fondato Apple nel garage della casa dei miei genitori quando avevo appena 20 anni. Abbiamo lavorato duramente e in 10 anni Apple è cresciuta da un'azienda con noi due e un garage in una compagnia da due miliardi di dollari con oltre quattromila dipendenti. L'anno prima avevamo appena realizzato la nostra migliore creazione - il Macintosh - e io avevo appena compiuto 30 anni, e in quel momento sono stato licenziato. Come si fa a venir licenziati dall'azienda che hai creato? Beh, quando Apple era cresciuta avevamo assunto qualcuno che ritenevo avesse molto talento e capacità per guidare l'azienda insieme a me, e per il primo anno le cose sono andate molto bene. Ma poi le nostre visioni del futuro hanno cominciato a divergere e alla fine abbiamo avuto uno scontro. Quando questo successe, il Board dei direttori si schierò dalla sua parte. Quindi, a 30 anni io ero fuori. E in maniera plateale. Quello che era stato il principale scopo della mia vita adulta era andato e io ero devastato da questa cosa.

Non ho saputo davvero cosa fare per alcun imesi. Mi sentivo come se avessi tradito la generazione di imprenditori prima di me - come se avessi lasciato cadere la fiaccola che mi era stata passata. Incontrai David Packard e Bob Noyce e tentai di scusarmi per aver rovinato tutto così malamente. Era stato un fallimento pubblico e io presi anche in considerazione l'ipotesi di scappare via dalla Silicon Valley. Ma qualcosa lentamente cominciò a crescere in me: ancora amavo quello che avevo fatto. L'evolvere degli eventi con Apple non avevano cambiato di un bit questa cosa. Ero stato respinto, ma ero sempre innamorato. E per questo decisi di ricominciare da capo.

Non me ne accorsi allora, ma il fatto di essere stato licenziato da Apple era stata la miglior cosa che mi potesse succedere. La pesantezza del successo era stata rimpiazzata dalla leggerezza di essere di nuovo un debuttante, senza più certezze su niente. Mi liberò dagli impedimenti consentendomi di entrare in uno dei periodi più creatvi della mia vita.

Durante i cinque anni successivi fondai un'azienda chiamata NeXT e poi un'altra azienda, chiamata Pixar, e mi innamorai di una donna meravigliosa che sarebbe diventata mia moglie. Pixar si è rivelata in grado di creare il primo film in animazione digitale, Toy Story, e adesso è lo studio di animazione più di successo al mondo. In un significativo susseguirsi degli eventi, Apple ha comprato NeXT, io sono ritornato ad Apple e la tecnologia sviluppata da NeXT è nel cuore dell'attuale rinascimento di Apple. E Laurene e io abbiamo una meravigliosa famiglia.

Sono sicuro che niente di tutto questo sarebbe successo se non fossi stato licenziato da Apple. E' stata una medicina molto amara, ma ritengo che fosse necessaria per il paziente. Qualche volta la vita ti colpisce come un mattone in testa. Non perdete la fede, però. Sono convinto che l'unica cosa che mi ha trattenuto dal mollare tutto sia stato l'amore per quello che ho fatto. Dovete trovare quel che amate. E questo vale sia per il vostro lavoro che per i vostri affetti. Il vostro lavoro riempirà una buona parte della vostra vita, e l'unico modo per essere realimente soddisfatti è fare quello che riterrete un buon lavoro. E l'unico modo per fare un buon lavoro è amare quello che fate. Se ancora non l'avete trovato, continuate a cercare. Non accontentatevi. Con tutto il cuore, sono sicuro che capirete quando lo troverete. E, come in tutte le grandi storie, diventerà sempre migliore mano a mano che gli anni passano. Perciò, continuate a cercare sino a che non lo avrete trovato. Non vi accontentate.

La mia terza storia è a proposto della morte

Quando avevo 17 anni lessi una citazione che suonava più o meno così: "Se vivrai ogni giorno come se fosse l'ultimo, sicuramente una volta avrai ragione". Mi colpì molto e da allora, per gli ultimi 33 anni, mi sono guardato ogni mattina allo specchio chiedendomi: "Se oggi fosse l'ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quello che sto per fare oggi?". E ogni qualvolta la risposta è "no" per troppi giorni di fila, capisco che c'è qualcosa che deve essere cambiato.

Ricordarsi che morirò presto è il più importante strumento che io abbia mai incontrato per fare le grandi scelte della vita. Perché quasi tutte le cose - tutte le aspettative di eternità, tutto l'orgoglio, tutti i timori di essere imbarazzati o di fallire - semplicemente svaniscono di fronte all'idea della morte, lasciando solo quello che c'è di realmente importante. Ricordarsi che dobbiamo morire è il modo migliore che io conosca per evitare di cadere nella trappola di chi pensa che avete qualcosa da perdere. Siete già nudi. Non c'è ragione per non seguire il vostro cuore.

Più o meno un anno fa mi è stato diagnosticato un cancro. Ho fatto la scansione alle sette e mezzo del mattino e questa ha mostrato chiaramente un tumore nel mio pancreas. Non sapevo neanche che cosa fosse un pancreas. I dottori mi dissero che si trattava di un cancro che era quasi sicuramente di tipo incurabile e che sarebbe stato meglio se avessi messo ordine nei miei affari (che è il codice dei dottori per dirti di prepararti a morire). Questo significa prepararsi a dire ai tuoi figli in pochi mesi tutto quello che pensavi avresti avuto ancora dieci anni di tempo per dirglielo. Questo significa essere sicuri che tutto sia stato organizzato in modo tale che per la tua famiglia sia il più semplice possibile. Questo significa prepararsi a dire i tuoi "addio".

Ho vissuto con il responso di quella diagnosi tutto il giorno. La sera tardi è arrivata la biopsia, cioè il risultato dell'analisi effettuata infilando un endoscopio giù per la mia gola, attraverso lo stomaco sino agli intestini per inserire un ago nel mio pancreas e catturare poche cellule del mio tumore. Ero sotto anestesia ma mia moglie - che era là - mi ha detto che quando i medici hanno visto le cellule sotto il microscopio hanno cominciato a gridare, perché è saltato fuori che si trattava di un cancro al pancreas molto raro e curabile con un intervento chirurgico. Ho fatto l'intervento chirurgico e adesso sto bene.

Questa è stata la volta in cui sono andato più vicino alla morte e spero che sia anche la più vicina per qualche decennio. Essendoci passato attraverso posso parlarvi adesso con un po' più di cognizione di causa di quando la morte era per me solo un concetto astratto e dirvi:

Nessuno vuole morire. Anche le persone che vogliono andare in paradiso non vogliono morire per andarci. E anche che la morte è la destinazione ultima che tutti abbiamo in comune. Nessuno gli è mai sfuggito. Ed è così come deve essere, perché la Morte è con tutta probabilità la più grande invenzione della Vita. E' l'agente di cambiamento della Vita. Spazza via il vecchio per far posto al nuovo. Adesso il nuovo siete voi, ma un giorno non troppo lontano diventerete gradualmente il vecchio e sarete spazzati via. Mi dispiace essere così drammatico ma è la pura verità.

Il vostro tempo è limitato, per cui non lo sprecate vivendo la vita di qualcun altro. Non fatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui offuschi la vostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno che cosa volete realmente diventare. Tutto il resto è secondario.

Quando ero un ragazzo c'era una incredibile rivista che si chiamava The Whole Earth Catalog, praticamente una delle bibbie della mia generazione. E' stata creata da Stewart Brand non molto lontano da qui, a Menlo Park, e Stewart ci ha messo dentro tutto il suo tocco poetico. E' stato alla fine degli anni Sessanta, prima dei personal computer e del desktop publishing, quando tutto era fato con macchine da scrivere, forbici e foto polaroid. E' stata una specie di Google in formato cartaceo tascabile, 35 anni prima che ci fosse Google: era idealistica e sconvolgente, traboccante di concetti chiari e fantastiche nozioni.

Stewart e il suo gruppo pubblicarono vari numeri di The Whole Earth Catalog e quando arrivarono alla fine del loro percorso, pubblicarono il numero finale. Era più o meno la metà degli anni Settanta e io avevo la vostra età. Nell'ultima pagina del numero finale c'era una fotografia di una strada di campagna di prima mattina, il tipo di strada dove potreste trovarvi a fare l'autostop se siete dei tipi abbastanza avventurosi. Sotto la foto c'erano le parole: "Stay Hungry. Stay Foolish.", siate affamati, siate folli. Era il loro messaggio di addio. Stay Hungry. Stay Foolish. Io me lo sono sempre augurato per me stesso. E adesso che vi laureate per cominciare una nuova vita, lo auguro a voi.

Stay Hungry. Stay Foolish.

Grazie a tutti.

sabato 4 giugno 2011

Luca Bodini - Tu che m'hai preso il cor


Tu che m´hai preso il Cor

Tu che m'hai preso il cor
sarai per me il solo amor
no, non ti scorderò
vivrò per te
ti sognerò

Te o nessuno o mai più
ormai per me
come il sole sei tu
lontan da te
è morir d'amor
perché sei tu che mi hai rubato il cuor

Ti vedo tra le rose
ti dico tante cose
se il vento lieve t'accarezza
un profumar di giovinezza
mi fai tremar

La notte sogno tremando di te
quale incantesimo il mio cuor
sul tuo cuor
mentre si schiudono le pupille tue d'or
Tu che mi hai preso il cuor
sarai per me il solo amor
no, non ti scorderò
vivrò per te
ti sognerò

Te o nessuna o mai più
ormai per me
come il sole sei tu
lontan da te
è morir d'amor
perché sei tu che mi hai rubato il cuor

sabato 21 maggio 2011

Finley- Fumo e cenere



DRIVING TO NOWHERE
Lights on the highway Everyone’s sleeping The air is so cold The sky has turned to black I got your letter Nothing’s forever Something is over I am sure you won’t come back “It’s a better thing for us” That’s all that you said Thanks for all that you gave me Until this last day I’m still calling and screaming Your name with no sound
Maybe one day you’ll hear me But I’ll spend tonight Driving to nowhere Driving to nowhere Some say some good things Break in a heartbeat Same goes for us I have to live with that And I call myself blind It’s so late to realize That I have wasted all this time Running after you “Nothing hurts like the truth does” That’s all I can say Thanks for all that you gave me Untill this last day I’m still calling and screaming Your name with no sound Maybe one day you’ll hear me But I’ll spend tonight Driving to nowhere Driving to nowhere Driving to nowhere Driving to nowhere

questa canzone è la versione in inglese di "fumo e cenere"

FUMO E CENERE
Strade deserte Note distorte Componi per lei Si è fatto buio già Ore seduto Su un marciapiede Sotto un lampione Sai che lei non tornerà E’ un lamento continuo Di frasi che ormai Sono andate, sparite Mai più sentirai Ti aspettavi di udire “Sei il solo per me” Metti l’anima in pace Quei giorni son già Fumo e cenere La nebbia sul viso Nasconde il sorriso Di quei giorni in cui Lei era accanto a te Riassaggi i momenti Scorrendo i messaggi Ma solo quelli più dolci Non li cancellerai Il tuo mondo Sta andando a ******* Oramai Puoi reagire ma forse Non è ciò che vuoi Preferisci esser vittima Non guarirai Non mollare E’ un consiglio O ti ridurrai Fumo e cenere


venerdì 14 gennaio 2011

MINA - AMOREUNICOAMORE - da CARAMELLA (2010)



Colonna sonora "La banda dei babbi natale"

Aldo, Giovanni e Giacomo, cercando una colonna sonora che valorizzasse i momenti più significativi del film, hanno potuto contare sull'aiuto di un'artista del calibro di Mina, da anni loro fan. La cantante cremonese-ticinese ha pubblicato il 30 novembre un cd, Piccola Strenna, i cui quattro brani sono appunto le canzoni che accompagneranno la commedia. Mele Kalikimaka, (Buon Natale in lingua hawaiana), solare canzone Hawaiana scoperta da Giacomo, apre l'album, composto da 4 brani di stampo natalizio, e il film. Il film contiene anche la canzone Little Green Bag della George Baker Selection diventata famosa come colonna sonora del film Le Iene di Quentin Tarantino.

Fonti: wikipedia



Testo

Dove non ho più parole inizi tu
Dove comincio a stare bene
Dove mi sembra di volare e non tornare giù

Amore in tutti quanti i sensi, amore mio
Amore figlio di altri tempi
Amor dal cor che si commuove
Amore amore amore mio

Non so quant'è che io ti cerco
e neanche so se ti ho incontrato
Perché è difficile capirlo
Quando qualcuno è innamorato

Amore senza fine, amore libero
Così bugiardo e così vero,

Amore senza una ragione
senza via d'uscita
Impossibile padre padrone della nostra vita
Amore vento nelle mani
amore di parole al vento
Che aspetti a stringermi
tra le tue braccia
Amore mio

Dove non tramonta il sole esisti tu
Dove tutto può accadere
Dove la via tra il bene e il male non si distingue più

Ti avevo già e ti avevo perso
Ti ho maledetto e ti ho sognato
Ho alzato i pugni contro il cielo
Però ti ho sempre perdonato

Amore ad ogni costo, amore inutile
Ma dillo ancora che ci credo

Amore senza una ragione
senza via d'uscita
Impossibile padre padrone della nostra vita
Amore vento nelle mani
amore di parole al vento
Amore unico unico amore

Amore vento nelle mani
amore di parole al vento
Che aspetti a stringermi
tra le tue braccia
Amore mio